La credenza nel malocchio e le pratiche per proteggersi da esso sono radicate nella storia umana da tempi immemorabili. Il malocchio, ovvero l’influenza negativa proveniente dall’invidia o dalla cattiveria, è stato un concetto che ha attraversato molte culture e generazioni. In risposta a questa credenza, numerose culture hanno sviluppato rituali di protezione e purificazione, mirati a combattere tali influenze negative e ristabilire l’armonia e il benessere.
Il “Rituale con Salgemma, Semi di Senape e Peperoncini” è uno di questi riti antichi, caratterizzato dalla sua complessità e dalla profonda devozione che richiede. Questo rituale implica una profonda fede e un rispetto sincero per la tradizione esoterica, oltre a un alto grado di precisione nei movimenti e nelle parole.
Cosa ti serve:
- Salgemma – 2 cucchiai
La ragione per cui si usa la salgemma (o halìte)invece del sale raffinato è la purezza, dal momento che il processo chimico effettuato per raffinare il sale riduce la sua capacitò di assorbire l’energia negativa. Il salgemma non iodato, in virtù della sua forma a grana grossa possiede un potere di assorbimento e trattenimento delle vibrazioni di distress. - Semi di senape – 2 cucchiai
- Sgabello di legno basso
È preferibile utilizzare uno sgabello di legno, qualora non fosse disponibile indossare indumenti di lana o di altro tessuto leggero. - L’officiante – idealmente un praticante esperto o ancora meglio un operatore esoterico professionista. Attenzione a condurre il rituale con persone inesperte poiché potrebbero a loro volta essere afflitte da energie negative
- Uno spazio tranquillo e possibilmente sottoposto a purificazione energetica.
- Una padella molto calda o ancora meglio dei carboni ardenti.
Il rituale con il sale, i semi di senape e i peperoncini è un antico e potente metodo utilizzato in molte culture per affrontare il malocchio e allontanare le energie negative. La scelta del numero di peperoncini da utilizzare nel rituale dipende dalla gravità del distress subito dalla persona. Il numero di peperoncini da utilizzare varia in base ai sintomi riscontrati.
Ad esempio, se una persona sperimenta una costante pesantezza del corpo, intorpidimento delle membra o nausea, è consigliato utilizzare 3 peperoncini. Per sintomi come irrequietezza, sudorazione improvvisa e pensieri negativi, si consiglia di impiegare 5 peperoncini. Se invece si manifestano sintomi più gravi, come perdita di controllo della parola, offuscamento improvviso della vista, sbavare saliva, dire brutte parole o persino pensieri suicidi, è preferibile utilizzare 7 peperoncini. Nel caso più estremo, quando la persona sperimenta uno stato di incoscienza, manifestazioni di entità negative o persino pensieri di omicidio, si dovrebbero impiegare 9 peperoncini.
Preghiera contro il malocchio
Il rituale inizia con una preghiera, sia per la persona che riceve il trattamento che per chi lo esegue, per invocare la protezione della Divinità elettiva, affinché il malocchio che è stato lanciato sulla persona possa essere rimosso e che il terapeuta non subisca ripercussioni negative.
Prendere posizione
La posizione in cui si esegue il rituale è altrettanto importante. La persona colpita da energie negative si siede su uno sgabello di legno basso o su una sedia, rivolta ad est, con le ginocchia flesse e piegate verso il petto. I palmi delle mani vengono posizionati sulle ginocchia, rivolti verso l’alto. Questa posizione è pensata per favorire il flusso di energia durante il rituale e aiutare a liberarsi delle energie negative.
Il terapeuta si posiziona di fronte alla persona colpita e prende una quantità adeguata di semi di senape e sale di roccia per riempire ciascun pugno. Per quanto riguarda i peperoncini, se ne posiziona uno a sinistra e due a destra all’interno dei pugni. Una volta presi i pugni chiusi, si incrociano davanti al corpo, come se formassero una “x” di moltiplicazione.
Movimento dei pugni
Il rituale prosegue con il movimento dei pugni dalla testa ai piedi della persona che riceve il trattamento, in direzioni opposte. Durante questo movimento, i pugni toccano il suolo. Questo passaggio è particolarmente importante, poiché serve a liberare e assorbire le vibrazioni di distress nella sostanza utilizzata per il rituale e, successivamente, nel terreno.
Il movimento dei pugni viene eseguito in modo specifico e sequenziale. Inizialmente, i pugni incrociati vengono separati e il pugno destro si muove in senso orario, dalla testa ai piedi della persona, mentre il pugno sinistro si muove in senso antiorario, seguendo la stessa traiettoria. Dopo aver toccato il suolo, i pugni vengono nuovamente separati e si ripetono i movimenti in modo simmetrico, questa volta da un piede all’altro.
Il numero di movimenti dei pugni è determinato in base alla severità del distress. Poiché i maghi-stregoni (detti anche māntriks) fanno uso della magia nera attraverso i numeri dispari, i pugni vanno mossi in multipli di numeri dispari.
Orazione
Durante il rituale, il terapeuta pronuncia una frase specifica:
“Possa il malocchio gettato su di lui da ospiti, spiriti, alberi, passanti, luoghi, essere spazzato via e possa essere protetto da malattie e ferite“.
Questa invocazione è pensata per potenziare l’efficacia del rituale e proteggere la persona da ulteriori influenze negative.
Smaltimento
Al termine del rituale, il contenuto dei palmi delle mani viene posto su una padella di ferro calda o sui carboni ardenti. Questo passaggio finale serve a completare il processo di purificazione, rimuovendo definitivamente le energie negative assorbite durante il rituale.
In sintesi, il rituale con il sale, i semi di senape e i peperoncini è un’antica pratica che richiede precisione e devozione. Attraverso movimenti mirati e una preghiera potente, si libera la persona colpita dal malocchio e si favorisce una maggiore protezione dalle energie negative circostanti.