Ankh-Amon-Amonet: Il Legamento d’Amore dell’Antico Egitto

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Nell’Antico Egitto, il concetto di amore era profondamente intrecciato con la spiritualità e la connessione con il divino. Gli egizi credevano fermamente che l’amore fosse una forza cosmica potente, capace di unire gli dèi con gli esseri umani e di dare origine alla stessa vita. Non si trattava semplicemente di un sentimento romantico tra due individui, ma di un principio universale che permeava l’intero cosmo e si rifletteva nella relazione tra il dio Osiride e la dea Iside, il prototipo della perfetta unione e amore eterno.

Il legamento d’amore egizio, noto anche come Ankh-Amon-Amonet era una pratica esoterica eseguita da sacerdoti e sacerdotesse altamente istruiti, spesso affiliati ai templi dedicati a divinità come Iside, Hathor e Anubis. Questi esperti delle arti magiche agivano come intermediari tra gli dèi e gli uomini, cercando di attirare le energie divine dell’amore e della passione per soddisfare i desideri dei cuori afflitti, proprio come Iside aveva riportato in vita il suo amato Osiride tramite il suo amore e dedizione.

Gli egizi credevano che tutto nel mondo fosse animato da forze e poteri invisibili, tra cui gli elementi della natura, gli astri e gli animali sacri. Il legamento d’amore si basava sulla comprensione di come manipolare queste energie attraverso simboli sacri e formule magiche per avvicinare due anime e creare una profonda connessione tra di loro, proprio come il sole e la luna danzavano nel cielo, simboleggiando l’unione divina.

Tra gli oggetti magici utilizzati nel legamento d’amore, vi era il Wadj, un amuleto a forma di fiore, un simbolo sacro di rinascita e amore nell’antico Egitto, proprio come la resurrezione di Osiride da parte di Iside rappresentava l’eterno ciclo dell’amore e della vita. Si credeva che questo talismano avesse il potere di guarire le ferite dell’anima e di unire due cuori, facilitando l’amore e la passione tra gli amanti, proprio come Iside aveva mostrato dedizione e amore per Osiride nel suo viaggio per riportarlo in vita.

Il legamento d’amore coinvolgeva anche il mondo degli elementi, con particolare attenzione all’acqua, che rappresentava la purificazione e la fecondità, proprio come il Nilo portava la vita all’antico Egitto. Gli egizi consideravano l’acqua una fonte di energia vitale e purificatrice, e spesso il rituale comprendeva l’uso di acqua sacra prelevata da fiumi o laghi sacri. Quest’acqua era utilizzata per conferire potere e benedizione agli oggetti utilizzati nel rituale, come amuleti e talismani, connettendoli al mondo spirituale.

Durante il legamento d’amore, il sacerdote o la sacerdotessa versavano alcune gocce di olio d’oliva, attentamente prelevate da una tazzina consacrata, in un piatto d’acqua, proprio come le gocce di rugiada cadute sulla terra fertile nutrivano il suolo e facevano sbocciare il loto dell’amore. Osservando con attenzione il comportamento dell’olio nell’acqua, i maghi cercavano segni o simboli che avrebbero indicato la presenza del legamento tra i cuori dei desiderosi amanti, proprio come gli astri nel cielo rivelavano il loro destino divino. È stato ipotizzato che tale rituale sia un lontano antenato del rituale di rimozione delle energie negative che conosciamo come “malocchio”.

Il legamento d’amore non era una pratica riservata solo ai sacerdoti, ma coinvolgeva persone di tutte le classi sociali, poiché l’amore era considerato un desiderio universale e la magia era vista come uno strumento per rendere possibile ciò che il cuore desiderava. Tuttavia, era importante che i sacerdoti rispettassero il libero arbitrio e il consenso dei partecipanti, evitando di manipolare o costringere gli altri, proprio come gli dèi rispettavano la volontà umana e la scelta di amarsi e unirsi nel sacro legamento dell’amore. Ancora oggi, l’eredità del legamento d’amore dell’Antico Egitto ci ispira a cercare l’amore e la passione nella nostra vita, riconoscendo la sacralità di questo sentimento universale che unisce gli esseri umani con il divino, proprio come gli antichi egizi cercavano l’eternità dell’amore nel ciclo senza fine della vita e della morte.

Legamento d’amore egizio: Ankh-Amon-Amonet

Per condurre un legamento d’amore utilizzando il Wadj, un sacro simbolo egizio associato alla fertilità e all’amore, segui questi passaggi:

  1. Preparazione: Prima di iniziare il rituale, trova un luogo tranquillo e privato dove possa essere concentrato e in pace. Assicurati di avere a disposizione tutti gli oggetti necessari, come l’immagine o il simbolo del Wadj, una candela, olio essenziale o profumo di rosa, e un pezzo di tessuto o papiro.
  2. Meditazione: Inizia il rituale con una breve meditazione per concentrare la mente e aprire il cuore all’amore. Respira profondamente e visualizza una luce dorata che emana dall’immagine del Wadj, riempiendo il tuo essere di amore e gioia.
  3. Preghiera: Recita una preghiera al dio o alla dea dell’amore dell’antico Egitto, come Iside o Amon-Ra, chiedendo la loro benedizione e assistenza nel legamento d’amore.
  4. Carica del Wadj: Prendi l’immagine o il simbolo del Wadj tra le mani e concentra la tua energia d’amore su di esso. Visualizza il Wadj irradiare un’energia amorosa e magnetica che attira l’amore nel tuo cuore.
  5. Preparazione dell’olio o profumo: Mescola alcune gocce di olio essenziale o profumo di rosa con acqua purificata in un piccolo contenitore. Questo rappresenterà l’essenza dell’amore che verrà utilizzata nel rituale.
  6. Unzione del Wadj: Con attenzione, immergi il pollice nell’olio o profumo preparato e poi tocca delicatamente l’immagine o il simbolo del Wadj con il pollice unto, dicendo una breve invocazione all’amore.
    O Divina Iside e possente Amon-Ra, unite le vostre forze divine per creare un legamento d’amore duraturo tra (nome della persona) e (nome dell’altra persona). Con la vostra benevolenza, realizzate il loro desiderio sincero di amore eterno. Così sia.
  7. Richiesta d’amore: Scrivi su un pezzo di tessuto o papiro il nome della persona a cui desideri connetterti e il tuo desiderio d’amore. Ripiega il tessuto o papiro e sigillalo con un bacio.
  8. Benedizione finale: Posiziona l’immagine o il simbolo del Wadj vicino al tessuto o papiro con il nome scritto e la richiesta d’amore. Accendi una candela davanti all’altare e rimani in silenzio per qualche istante, concentrando ancora una volta la tua energia d’amore.
  9. Conservazione: Conserva il tessuto o papiro sigillato in un luogo speciale, come sotto il cuscino o in un luogo sacro della tua casa, come un angolo dell’altare dedicato all’amore.
  10. Fede e pazienza: Ricorda che il legamento d’amore richiede fede, pazienza e rispetto per la volontà dell’universo. Continua a coltivare il tuo amore e ad aprirti all’amore in tutte le sue forme, con fiducia che l’universo risponderà ai tuoi desideri con saggezza e amore.

Si noti che l’antico Egitto credeva fermamente nell’equilibrio delle forze cosmiche e nel rispetto della volontà divina, quindi un legamento d’amore doveva essere condotto con sincerità e buone intenzioni, senza cercare di forzare il libero arbitrio degli altri.

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