Nel vasto panorama dei simboli esoterici, l’Ettagramma si presenta come una tipologia meno conosciuta ma intrisa di significati complessi, un mistero da svelare. Benché spesso nell’ombra rispetto al suo parente più celebre, il Pentagramma o Pentalfa, l’Ettagramma si distingue per le sue molteplici interpretazioni, che si intrecciano con la profondità delle esperienze umane e le complesse tradizioni esoteriche.
Rivolgendoci all’aspetto mitologico, l’Ettagramma rivendica un posto speciale nell’universo sacro di Venere, la dea dell’amore. All’interno dell’albero cabalistico, questo simbolo radiante si erge come la settima Sephirah, raffigurando un legame intrinseco con le forze divine che permeano il mondo. Questo legame si esplicita attraverso il numero sette, che incarna l’armoniosa fusione tra il celestiale tre e il terrestre quattro. Così, l’Ettagramma incarna la completezza dell’essere umano, in cui corpo e anima si fondono in un balletto etereo.
All’interno dell’universo astrologico, il numero sette guida il corso dei pianeti, da sempre associati alle diverse sfumature dell’esperienza umana. Questa connessione rafforza il ruolo dell’Ettagramma come rappresentante dell’interconnessione tra l’umanità e le forze cosmiche che ci circondano.
L’Ettagramma è intriso di simbolismo, che si manifesta nei suoi molteplici volti: sette colori, sette giorni della settimana, sette toni primordiali. Ma ancor più significativo è il richiamo ai sette livelli celestiali del paradiso, una scala di conoscenza che eleva l’anima verso le altezze divine. Nel mondo alchemico, l’Ettagramma assume un ruolo di particolare rilievo, incarnando l’armonia perfetta attraverso i sette elementi: acqua, fuoco, aria, terra, vita, luce e magia. Questi elementi si fondono come tessere di un intricato mosaico, rappresentando l’unione dell’umano con il divino.
Tuttavia, l’Ettagramma non è confinato alle pagine del passato. Esso trova riverberi nelle culture di tutto il mondo, dove il numero sette assume una dimensione simbolica che trascende le barriere geografiche e temporali. Un esempio tangibile è l’associazione tra l’Ettagramma e i sette chakra, centri energetici che, come la kundalini, riflettono la connessione tra l’individuo e l’energia universale.
La figura del kundalini, intesa come serpente avvolto attorno al chakra radicale, simboleggia la forza vitale nascosta all’interno di ognuno di noi. La pratica della meditazione può risvegliare questa forza, permettendole di risalire lungo i chakra fino all’apice della coscienza. È qui che l’Ettagramma rivela un’altra delle sue sfaccettature, rappresentando l’apertura del chakra corona, simboleggiata dall’aprirsi di un loto illuminato. Questo processo è innanzitutto una ricerca interiore, un viaggio dell’anima verso la conoscenza e l’illuminazione.
L’Ettagramma assume un significato ulteriore all’interno del sistema Thelemico, dove diventa il vessillo di Nostra Signora BABALON. Questa figura, intrecciando simboli e significati, rappresenta la libera espressione dell’identità sessuale, spirituale e terrena. BABALON cavalca la Bestia, simbolo di forza e passione, incarnando l’unione tra l’individuo e la propria Volontà vera. Attraverso le sue sette punte, l’Ettagramma richiama le sette lettere del nome Babalon, i sette pianeti, i sette “veli” dell’esistenza e i sette chakra, unificando il macrocosmo e il microcosmo in un intricato disegno.
Utilizzato nella Magia
La stella a sette punte, nota anche come ‘stella fatata’, è utilizzata come simbolo nella magia moderna. Ha vari nomi, tra cui ‘stella fatata’ e ‘stella elfica’, e rappresenta il mondo delle Fate. A volte è usata come punto focale per la meditazione, uno scudo protettivo o una rappresentazione dei Reami Splendenti. Si crede che questa stella eptagramma sia importante quanto il numero sette nelle diverse tradizioni spirituali del mondo.
Dato il capriccio degno delle Fate del linguaggio, questa stella a sette punte può essere chiamata sia septagramma, eptagramma o septegramma, che sono tutte corrette e ha avuto associazioni mitiche per diversi secoli. Date le sue punte dispari, è legata a una linea continua. Grazie alla sua forma ininterrotta, l’eptagramma ha l’identità del simbolo dell’Eternità.
Altre Rappresentazioni del Simbolo
Gli alchimisti medievali usavano l’eptagramma per simboleggiare i sette metalli alchemici e i pianeti ad essi associati. Tuttavia, può anche rappresentare le sette note musicali, sette colori, le sette sorelle (le Pleiadi) e molte altre sette cose sacre. Ad esempio, nell’Hermetic Qabalah questa stella a sette punte rappresenta la sfera di Netzach e il pianeta corrispondente, Venere. Inoltre, Aleister Crowley scelse l’eptagramma come sigillo di Babalon, la prostituta sacra e la Grande Madre di Thelema.
La Stella Fatata
È per lo più vista come una figura continua con punte allungate. Sebbene nessuno sappia esattamente quando e come questo motivo sia stato incorporato nel paganesimo moderno, oggi è una vista comune in gioielli, libri e strumenti d’altare. Oggi, molti praticanti pagani hanno adottato la stella fatata oltre o al posto della familiare stella a cinque punte chiamata pentagramma.
Coloro che sono familiari con la magia dicono che il pentagramma a sette punte riflette la magia celestiale o planetaria, mentre il pentagramma a cinque punte abbraccia la magia della Terra e degli elementi. Emily Carding nel suo libro “Faery Craft” parla della stella in sette capitoli con esercizi e meditazioni legate ad ogni punto. Ci sono altre risorse che dettagliano la stella fatata, come stesi di Tarocchi, rituali e altro ancora.
Espansione del Pentagramma
Il pentagramma a cinque punte è tra i simboli più ampiamente accettati del paganesimo. I suoi quattro punti inferiori rappresentano i quattro elementi e il quinto punto rappresenta il ‘quinto elemento’ o la quintessenza. Ciò significa che il pentagramma è una sorta di abbreviazione per le quattro direzioni del piano terrestre e la presenza dello spirito. Sono Sud, Nord, Ovest, Est e Sopra. Si dice che il pentagramma identifichi un punto nello spazio e lo animi con la forza vitale.
Inoltre, si dice che il pentagramma sia il simbolo più appropriato per il mago umano. Riflette anche la forma del corpo umano, e aggiungendovi altri due punti per farne sette, avrà ali. Inoltre, il pentagramma evoca gli strumenti del mago e la Volontà di usarli.
Pertanto, non c’è altro glifo che si possa paragonare al suo potere protettivo. Tuttavia, la stella a sette punte amplia la nostra consapevolezza della direzionalità da cinque a sette. Essa abbraccia Nord, Sud, Ovest, Est, Sopra, Sotto e Dentro. Poiché “dentro” e “sotto” sono invisibili, essi rappresentano i Reami Nascosti delle Fate.